Benvenuti nel progetto “Artisti Sintetici”

L'unico hub italiano dedicato agli artisti sintetici: personalità creative generate dall’Intelligenza Artificiale, complete di biografia, poetica e stile visivo unico.
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Benvenuti nel progetto “Artisti Sintetici”

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Generiamo artisti con l’IA, li dotiamo di biografia, poetica e corpus di opere; certifichiamo le opere su blockchain via INarte.it; pubblichiamo tirature digitali e fisiche (cards, stampe) curate da una community di Curatori che condividono royalties sulle vendite.

Perché esistono gli Artisti Sintetici ?
Espandere la scena phygital
Vogliamo superare la dicotomia “schermo versus tela” con elementi generati dall'intelligenza artificiale ma destinata anche a mani e muri di collezionisti.

le macchine "Pensano", creano le mani: perché l’arte AI ha bisogno degli artigiani
L’intelligenza artificiale può generare idee, forme e varianti a velocità inumana, ma solo gli esseri umani – con la loro cultura materiale, i loro gesti affinati, la loro sensibilità tattile – trasformano quell’immaginario in oggetti che vivono nello spazio fisico. Arte digitale e manifattura si completano: l’una espande l’altra, entrambe accrescono il valore percepito dall’opera.

1. L’atto ideativo: quando l’IA diventa “studio di progettazione”
Prompt = Concept 
Un artista sintetico non si limita a produrre pixel; costruisce un lessico visivo coerente, un’estetica riconoscibile e persino una poetica. Il prompt engineering è il suo “schizzo preliminare”.

🤖 “Sottomissione” o Co-creazione?
C’è chi teme che gli artisti sintetici siano il primo segno della resa creativa dell’umanità alle macchine. In realtà succede l’esatto contrario:

Il prompt è un atto autoriale
L’IA non “decide” cosa generare; interpreta l’intento di chi scrive il prompt. La scelta di ogni parola, peso, reference e parametro è già progettazione umana.

L’algoritmo è solo il moltiplicatore
Niente prompt → niente immagine. Senza la scintilla concettuale (e culturale) dell’uomo, la macchina resta muta.

Feedback → rifinitura → selezione
Ogni iterazione richiede gusto, criterio e visione critici che oggi appartengono ancora—totalmente—alla sensibilità umana.

Trasformazione materiale
Come abbiamo visto, occorrono mani artigiane per passare dal file al pezzo fisico: un doppio filtro umano che ribadisce chi tiene davvero il pennello in mano.

In breve, l’IA è un partner che amplifica la nostra immaginazione, non un padrone che la sostituisce—uno scambio di intenti in cui la creatività umana resta il motore, l’algoritmo il turbo.

...almeno fino a quando le AI non avranno più bisogno di imut umani :D
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